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sabato 31 maggio 2014

Campionato nazionale Judo tradizionale – Ariccia, 25/5/2014

“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare…” purtroppo però non si tratta di mare… sarà che di questo palazzetto sentivamo già la mancanza.. sarà che non ne avevamo abbastanza.. e allora perché non ritornarci dopo soli 6gg?! La location si ripete ma stavolta oltre ai 5 ‘lottatori cinesi’ si aggiungono anche Sara e Federico per la terza (ed ultima) performance del mese di Maggio. La gara di judo tradizionale è un appuntamento annuale al quale il nostro Sensei non vuole rinunciare e anche per noi è occasione per sperimentare questo judo più tecnico, più ‘equilibrato’ che va un po' oltre il discorso sportivo. In questi trofei si vuole proporre una gara più vicina all'idea del Judo del M°Kano, in cui non è importante vincere ma COME si vince: per questo motivo, ogni incontro è improntato solamente sulla ricerca dell’ippon. Per vincere l’incontro, infatti, occorre totalizzarne almeno 2 con tecnica eseguita o tramite immobilizzazione (nel judo tradizionale viene incentivata la lotta a terra).

Chiuso questo excursus, torniamo a noi.

Sabato mattina di buon’ora arriviamo al palazzetto ma nei nostri cervelli la modalità ‘gara’ non si attiva nemmeno quando andiamo a fare riscaldamento. Nel frattempo qualche altro atleta si fa avanti sul tatami e alla fine scopriamo che ci potevamo contare come i punti della briscola!! I partecipanti non erano molti e veniamo raggruppati in categorie di 4 di peso più o meno simile; la sfortuna di essere in pochi è che inevitabilmente ci si ritrova a combattere tra di noi della stessa società. Tra questi: io (Francesca) e Sara, Federico e Luchetto, Piero e Pasquale (diciamo ‘una costola’ del gruppo Samurai!). Su questi ‘derby’ non mi pronuncio: è sufficiente la frase di Luca che dagli spalti, riferendosi a Sara, mi dice: “Menaje” per poi chiamare Sara e dirle la stessa identica frase! Tanto per capirci…J

La formula di gara è ‘Girone all'italiana’, ognuno di noi gareggia 3 volte e sinceramente se adesso racconto ogni singolo combattimento non finisco più (e poi nemmeno me li ricordo tutti!): sarebbero 3 combattimenti moltiplicati x 6 di noi… insomma so tanti!! Quindi mi limiterò ai momenti più salienti.

Piero affronta il cosiddetto ‘armadio a 3 ante’, una montagna di almeno 20 kg più pesante di lui. Combatte in maniera coraggiosa ma inevitabilmente la mole si fa sentire e ci rincuora che almeno non sia stato ridotto a una sardina nonostante ci abbia rimesso il mignolo del piede!


Matteo sembra non aver mai inserito quella modalità gara di cui parlavo prima. Un po’ sofferente (non certo per bravura dell’avversario) conclude purtroppo con un ‘nulla di fatto’ 2 combattimenti su 3 per assenza di ippon. Solo nell'ultimo pare svegliarsi e vince con un ippon e un waza-ari.


Sara si comporta bene, attacca e si difende ma sicuramente l’esperienza agonistica delle avversarie fa la differenza. Consideriamo che comunque, la sua ultima volta sul tatami risale a più di un anno fa! (Feb 2013) (ma gli perdoniamo tutto per il ciambellone al cioccolato portato in sede di gara n.d. Luca).


Anche le competizioni di Federico non sono molte in generale ma quando deve gareggiare non sembra soffrire molto questa sua poca esperienza. Anche se i risultati non sono quelli desiderati, ci mette grinta e impegno (ci mette così tanta grinta e impegno da guadagnarsi un nuovo soprannome: Kamikaze! n.d. Luca). In più il suo ultimo incontro è proprio contro Luchetto e il fattore psicologico ad avere di fronte un compagno, si fa inevitabilmente sentire. 


Luca: La recensione di Luca, invece, la faccio io perché Francesca è troppo buona! Diciamo che il giovane parte male fin dalla mattina sparando battutine a destra e a manca (dimenticando evidentemente di avere gli esami a fine Giugno). In gara l'impegno ce lo mette, anche perché soffriva per un infortunio al costato dalla settimana prima, però i problemi rimangono sempre gli stessi:
1) La forza ce l'hai, le tecniche le sai, perché non fai sto ippon e ti togli il pensiero?!?!?
2) La lotta a terra!!!!!!!!!! Una tartaruga ribaltata si saprebbe difendere meglio!
Comunque sia bravo lo stesso! :) Anche perché, non si sa come, si piazza secondo con tre combattimenti pareggiati!


Francesca: La nostra Yokozuna è troppo modesta e non si è nemmeno commentata. Quindi ci penso io! Anche perché non c'è molto da dire.. Una parola su tutte: Inarrestabile! Tre combattimenti sei ippon. L'unica che riesce a realizzare punteggio anche a terra e ha anche il merito di aver portato la torta salata!


Infine un applauso anche ai 2 neofiti del judo, Flavio e Pasquale, che, al di là del risultati, hanno coraggio da vendere. Con lo spirito di chi non si fa intimorire facilmente, affrontano avversari con più esperienza e con un grado di cintura più alto del loro. Bravi!



…e adesso parte il countdown, aspettando Salonicco... 

2 commenti:

  1. Ma si alla fine la porchetta era buona..... non riesco a capire una cosa perchè nel judo tradizionale si continua a dare più spazio alla lotta a terra quando Jikoro Kano stesso era il primo a dire che l'uomo è fatto per camminare in posizione eretta e non per strisciare, mi sembrava di vedere una gara di jiu jutsu brasiliano più che di judo. Il sensei

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  2. Oddio è vero, ho scritto Flavio anziché Flaviano.. sorry!! Comunque le nostro foto di gruppo sono sempre bellissime. Certo che quella di Piero e Matteo subito dopo rovina tutta la classe!! :-) haha..
    (E' vero, la porchetta era bona na cifraaa!!)

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