Il Judo è tradizione.. e a noi piacciono le tradizioni che ci fanno fare Judo!
Quindi, com'è tradizione ormai, ad Aprile eccoci pronti ad affrontare il nostro personalissimo Stage di Judo! Tre giorni a Pescasseroli da passare in compagnia degli "amici del tatami" e della buona aria di montagna!
Questa terza edizione vede molti più partecipanti della scorsa, sia come judoka sul tatami che come accompagnatori, questi ultimi tra l'altro hanno partecipato alle nostre attività con una costanza encomiabile e mi sento in dovere di ringraziarli fin d'ora per questo.
Volete sapere cosa è successo in questi tre giorni all'Hotel Primula? Vi potrei rispondere "Il prossimo anno venite e scopritelo!!!" ma mi sento buono e ho deciso di farvi una veloce carrellata dei fatti, anche se parole e foto possono solo dare una vaga idea di quello che abbiamo condiviso.
Venerdì, primo giorno, si arriva alla spicciolata. Il sottoscritto ne approfitta per fermarsi la mattinata a Pescasseroli e visitare il ricovero degli animali in città. Poi si aspettano gli altri per montare il tatami, che anche quest'anno sarà in una "sala mini-club" opportunamente mascherata.
Non c'è tempo per una lezione vera e propria, ma chi vuole sale sul tatami per il piacere di farlo, (chi vuole invece colora le figure dei bambini.. ma vabbè). Intanto vengono gettate le basi per una delle grandi novità di quest'anno: La Flaviano Bonetti Production (F.B.P.) infatti tenterà l'esperimento di un video sul judo con protagonisti le due star emergenti del cinema: "Matt Ironfly" e "Luke Halfblind", il lavoro catalizza talmente l'attenzione del gruppo che viene deciso alla (quasi) unanimità di restare anche dopo cena per continuare le riprese, mentre le giovani reclute si dileguano per una serie infinita di partite a biliardino!
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Luca pensa al suo futuro di grande attore. |
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Matteo saluta il suo pubblico di fan. |
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Mentre tutti montano i tatami Francesca fa razzia del materiale del mini-club.
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Prima lezione del piccolo Giulio sul tatami: le cadute! |
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Il Maestro spiega... |
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..gli allievi provano ad eseguire... |
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.. e Pluto guarda il risultato esterrefatto! |
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Mentre Topolino tira fuori dal cappello un Kata Guruma!
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Il giorno seguente comincia alla grande: seguendo la volontà del Maestro ci ritroviamo a montare il tatami all'aperto, le iniziali paure svaniscono quando la temperatura si alza e ci ritroviamo tutti con il tatami sotto i piedi, il cielo aperto sopra le nostre teste e le montagne intorno a noi.. semplicemente magico!
L'allenamento verte sul tai otoshi e su alcune varianti e occasioni di proiezione, ma le sorprese non finiscono qui, poiché alla fine della lezione "classica" (che per i motivi sopra descritti classica non era per niente) inizia un'altra delle novità di quest'anno: equipaggiati con giacca del judogi e cinture, finalmente gli accompagnatori possono salire sul tatami per provare in prima persona cosa sia quest'arte marziale che tanto ci appassiona.
Abbiamo così l'occasione di dare ai nostri amici, genitori e fratelli un'infarinatura delle tecniche e dei movimenti base sul tatami.
A seguire, il Maestro Marco e Francesca mostrano al gruppo la terza novità aperta a tutti, judoka e non, il corso di autodifesa:
Pensato principalmente per le donne sotto aggressione ma valido per tutti e sopratutto composto da movimenti semplici e intuitivi, questi esercizi su come reagire ad un'aggressore ci accompagnano fino all'ora di pranzo.
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Zarei d'alta quota. |
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Se vi chiedete perché le cinture nere sorridono, è perché il sottoscritto ha sbagliato un comando nel saluto di poco fa. |
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Riscaldamento. |
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Pratica. |
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E varianti! |
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E' il momento degli accompagnatori! |
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Un po' di movimento sul tatami caldo. |
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Francesca e il Sensei spiegano le tecniche di difesa personale. |
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Che vengono subito messe in pratica. |
Rimontato il tatami nella sua gioiosa posizione originale ricominciano gli allenamenti, questa volta al vaglio ci sono l'ippon seoi nage con le difese e i contrattacchi per questa tecnica. A seguire salgono nuovamente sul tatami i "non judoka" per continuare la lezione della mattina, momento particolarmente felice per i più piccoli che posso insegnare ai propri genitori la prima e forse la più importante lezione che viene data ad un judoka: come eseguire una caduta!
Ed infine si prosegue con il corso di autodifesa, questa volta partendo da una situazione in cui un'aggressore ci abbia costretto schiena a terra.
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Ippon seoi nage. |
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Difese... |
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...e contrattacchi! |
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Combattimenti bendati. |
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Lezione di cadute genitore/figlio. |
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Ai giovani il compito di educare i neofiti del judo. |
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Esercizi propedeutici per la lezione di autodifesa. |
Dopo la cena non è previsto alcun allenamento, il Maestro e i Master meno giovani infatti ne approfittano per scendere in paese per una combinazione pericolosissima: Birra e karaoke!
I più giovani invece tornano sul tatami per completare le riprese della pellicola che ormai è destinata a scalzare colossi come Guerre Stellari e Avengers, conclusa anche questa fatica il regista (Flaviano) e la consorte (Sara), decidono di raggiungere gli altri per il sopracitato karaoke, mentre i due Luca, Matteo, Francesca, Piero e Giulia rimangono in albergo per "una veloce partita a biliardo" durata circa 3 ore, ma che ci ha regalato un'emozione vera nell'apprezzare l'arte di Luchino di distorcere le leggi della fisica a suo sfavore!
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Un'immagine di Luca Antonangeli che gioca a biliardo. |
La mattina seguente vede Flaviano KO (voci di corridoio dicono che sia rimasto traumatizzato dalla prestazione canora di Gianluca) ma per il resto tutti i judoka sono presenti sul tatami (neo judoka come Giulio compresi) pronti per l'ultima lezione.
Lezione che verte sul lavoro a terra (ne waza) e alcuni passaggi, la stanchezza si sente un po' , sopratutto tra chi è caduto più volte durante queste giornate, ma prosegue tutto liscio fino alla fine quando, con un po' di nostalgia dobbiamo smontare i tatami e caricare tutto in macchina.
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Fase di riscaldamento. |
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Luca e Matteo controllano vigili i praticanti |
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C'è chi si allena e chi svaga un po'... |
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Rei! |
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I Samurai della Zen Club di Ostia! |
Dopo pranzo infatti lo stage è ufficialmente terminato e, chi prima chi dopo, si torna a casa.
Come sempre l'aria che si respira durante uno stage è differente (altitudine a parte), si può stare insieme ai proprio compagni di allenamento e allo sport che tanto ci appassiona senza restrizioni di tempo o orari obbligati. Si può studiare il judo e al tempo stesso conoscersi meglio e passare qualche momento di svago in più insieme.
Grazie a tutti per aver partecipato e aver reso speciale questo evento, grazie a chi l'ha organizzato e a chi ha voluto accompagnarci in queste tre giornate e un grande arrivederci al prossimo anno!
Per ultimo vorrei fare un piccolo elenco di ringraziamento speciali a quei momenti e persone che, in un modo o nell'altro lasciano un ricordo in tutti noi, quindi grazie a:
- Flaviano, per i suoi "Bene! Ottimo! Ora rifatelo altre sei volte uguale a prima!"
- Luca Antonangeli, per la sua abilità nel gioco biliardo, rinominata: "scarso-do" o via della scarsevolezza.
- Gianluca, perché è sempre divertente sapere che i suoi compagni di stanza avranno dormito al massimo due/tre ore a notte.
- Giulia, per avermi svegliato in tempo per le lezioni!
- I genitori dei bambini, che hanno partecipato e supportato i propri figli anche in questa occasione.
- I giovani Judoka della Samurai, che hanno iniziato il Venerdì con un acciacco a testa e hanno finito la Domenica che erano gli unici sani.
- La fantastica idea "Scendiamo in pigiama domani mattina!" di Piero e Francesca, boicottata inconsapevolmente dal sottoscritto.
- Il biliardino, che ha tenuto impegnati i più piccoli in tornei senza sosta.
- L'ubriacone al karaoke di Pescasseroli, sospettiamo sia in realtà un attore pagato dal locale per far sentire più bravi i clienti stonati.
- Il lato verde del tatami, che sotto il sole delle 12:00 raggiungeva i 100 gradi.
- Lo specchio della reception, che secondo Simone e Matteo J. conteneva una porta segreta a combinazione.
- Francesca e il suo preoccupante attaccamento alle figure da colorare del mini-club, tale da non farla accorgere di essere rimasta sola in una stanza dove prima c'erano una decina di persone a fare macello.
- Pluto e Topolino che non si sono lamentati quando li abbiamo barbaramente coperti con teli di carta e tatami.
- Giulio il fratellino di Matteo, perché ha mangiato tutto.
- Simona, per aver portato due amiche che ci hanno picchiato (davvero) durante il corso di autodifesa.
- Il Maestro Marco, a lui vanno anche i complimenti per la riuscita dello stage anche quest'anno.
ps. per chi volesse aggiungere altro i commenti qui sotto servono proprio a quello!